PASSIONE E TERRITORIO
I nostri Vitigni
Nell’anno 2014 la produzione viticola acquisisce, per volontà del figlio Giacomo, slancio produttivo destinando le uve alla vinificazione. I vigneti, composti da varietà a bacca bianca, Chardonnay e Grechetto ed a bacca rossa come il Sangiovese, il Merlot e l’autoctono e caratteristico Gamay, si ergono a promozione di un Terroir vocato alla produzione di vini di qualità.
I terreni ricchi di scheletro, il microclima, le influenze lacustri, ma anche la raccolta manuale delle uve concorrono alla creazione del bouquet qualitativo di ogni nostra bottiglia.
Ad ognuna delle nostre produzioni è affidato il compito di trasmettere la passione, l’innovazione e la tradizione.
LA NOSTRA PIÙ GRANDE SFIDA:
Fontinius Gamay del Trasimeno DOC
Nel 2016 abbiamo iniziato la sperimentazione della vinificazione in purezza delle uve Gamay, grazie a una intuizione dei nostri enologi Maurilio e Roberto Chioccia. In primavera sono stati selezionati i germogli delle viti per ottenere poi grappoli di qualità, concludendo con la raccolta manuale dei frutti in leggera surmaturazione. Soddisfatti del risultato ottenuto, l’anno seguente abbiamo replicato per poi debuttare ufficialmente con la nostra prima annata: la 2017. Così nasce Fontinius, elogio al territorio.
DA DOVE ORIGINA IL GAMAY DEL TRASIMENO?
Intorno alla seconda metà del 1500 la moglie spagnola del Duca Fulvio della Corgna, la Marchesa Eleonora de Mendoza, date le sue origini iberiche fece arrivare delle barbatelle dalla Spagna, presumibilmente delle barbatelle di Garnacha, le quali ben si adattarono alla zona dove risiedevano, ovvero nei dintorni di Castiglione del Lago, sulla riva occidentale del Trasimeno. Qualcuno però narra di un origine meno nobile, ma non meno interessante, ovvero quella che sembra attribuire la diffusione di questo singolare vitigno in Umbria ai pastori sardi, che muovendosi verso l’Umbria hanno introdotto anche la tradizione del loro vitigno tipico, il Cannonau, del quale erano ottimi coltivatori. Comunque sia, da qui il Gamay del Trasimeno, che fu catalogato come il Gamay utilizzato per il Beaujolais anziché posizionarlo correttamente come vitigno della famiglia della Granache, del Cannonau e dell’Alicante.